L'idea alla base della creazione della lampada Daphine è tanto semplice quanto efficace: un diffusore orientabile, un braccio articolato in due segmenti e un trasformatore elettromeccanico su una base cilindrica tra due calotte metalliche.
La Daphine nasce dalla filosofia progettuale di Tommaso Cimini, "Tanta luce, poca lampada", che è ancora l'essenza di ogni prodotto che porta il nome di Lumina, l'azienda da lui fondata nel 1980.
A distanza di 45 anni, la Daphine merita senza dubbio lo status di "icona del lighting design".
Nel corso degli anni è entrata nelle collezioni dei principali musei di design e arte contemporanea del mondo, tra cui il Brooklyn Museum e la Judd Foundation di New York, il Musée des Arts Décoratifs di Parigi, la Neue Sammlung di Monaco e la Triennale di Milano.
La Daphine è attualmente disponibile nella versione LED, in cui il trasformatore elettromeccanico ha lasciato il posto all'elettronica che garantisce una maggiore potenza luminosa, un'altissima qualità del colore, una bassa temperatura di lavoro e un minor consumo energetico.
La versione a LED (3.000K o 2.700K) può essere impostata a doppia intensità luminosa o dimmerabile.
Comandata da a interruttore impostabile in modalità: on/half light/off o dimmer continuo.